Ti sei mai chiesto cosa sia esattamente il disturbo d’ansia sociale e se sia possibile guarire completamente da questo problema? Se soffri di una
persistente e irrazionale paura di situazioni sociali o di possibili imbarazzi davanti ad altre persone, potresti avere il disturbo d’ansia sociale. Ma c’è speranza:
questo disturbo si può curare e la maggior parte delle persone risponde positivamente ai trattamenti.
Il disturbo d’ansia sociale, precedentemente noto come fobia sociale, è un disordine psichiatrico caratterizzato da una paura irrazionale e marcata di situazioni sociali. Le persone che ne soffrono temono di fare brutte figure, essere imbarazzate o giudicate negativamente in contesti interpersonali. Di
conseguenza, questi individui tendono ad evitare le interazioni sociali o a sopportarle con intensa ansia.
Il disturbo d’ansia sociale tipicamente ha esordio durante l’adolescenza, un periodo critico per lo sviluppo delle competenze relazionali e dove si comincia
ad essere esposti al giudizio dei propri coetanei, a scuola.
Il trattamento psicologico di un disturbo d’ansia comprende la rimodulazione dei pensieri errati sul problema, tecniche di esposizione graduale e di rilassamento e potenziamento delle risorse residue. Valutare lo stato “normale” e il potenziale di recupero nei pazienti con disturbo d’ansia sociale è difficile. Per una completa valutazione del miglioramento globale sono necessarie misurazioni in tre ambiti: sintomi, funzionalità e benessere generale.
Sintomi disturbo d’ansia sociale
I sintomi principali del disturbo d’ansia sociale sono l’ansia anticipatoria, la paura e l’evitamento delle situazioni sociali. Per valutare l’intensità dei sintomi sono
disponibili scale di valutazione clinica generiche, come la Hamilton Anxiety Rating Scale (HAM-A), e specifiche, come la Liebowitz Social Anxiety Scale (LSAS).
La LSAS esplora sia le situazioni di performance che quelle di interazione sociale tramite 24 item. Ai pazienti viene chiesto come reagirebbero se si trovassero in determinate situazioni sociali e l’ansia e l’evitamento vengono valutati separatamente su scale da 1 a 4. La LSAS è considerata il gold standard per la misura dei sintomi ed è ampiamente utilizzata dagli psicologi.
Il recupero da ansia sociale, dunque, non può che passare da una riduzione dell’intensità dello spettro sintomatico del disturbo.
Funzionalità disturbo d’ansia sociale
Oltre ai sintomi, è importante considerare il livello di disabilità funzionale associata al disturbo d’ansia sociale, in ambiti come il lavoro, le relazioni sociali e
la famiglia. Poiché molti pazienti considerano i loro sintomi come uno stile di vita, possono percepire un basso livello di problematicità, pertanto le valutazioni
dovrebbero essere indipendenti dalle misure dei sintomi.
Le scale di valutazione del problema, sia generiche che specifiche, forniscono un quadro del funzionamento del paziente. Scale specifiche sono la Liebowitz Self-Rated Disability Scale e il Reilly Work Productivity and Impairment Questionnaire.
Studi dimostrano una significativa compromissione della qualità della vita e della produttività lavorativa nei pazienti rispetto ai controlli sani.
Benessere generale disturbo d’ansia sociale
La qualità della vita correlata alla salute nei pazienti con disturbo d’ansia sociale può essere valutata con questionari generici di salute e benessere, come il
WHOQOL-100 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Quality of Life Inventory (QOLI).
Studi che hanno utilizzato il QOLI dimostrano una qualità della vita significativamente peggiore nei pazienti con ansia sociale. Inoltre, si è osservato
un miglioramento nei punteggi del QOLI dopo il trattamento con uno psicologo per il disturbo d’ansia sociale.
Valutare la risposta al trattamento
Negli studi clinici, la risposta al trattamento farmacologico per il disturbo d’ansia sociale è stata tradizionalmente definita come un miglioramento almeno
moderato sulla Clinical Global Impression-Improvement scale.
Mi preme tuttavia sottolineare quanto sia importante l’esperienza soggettiva del paziente nel raccontare i miglioramenti percepiti nella qualità della sua vita. Se un paziente si ritiene genuinamente soddisfatto per quanto mi riguarda il trattamento ha avuto successo.