fbpx

Mandiamo il cervello in vacanza!

Tempo stimato di lettura: 2 minuti

Mattina. Accendiamo il cellulare, digitiamo il pin. “Pin errato”. Impossibile, pensiamo. Ridigitiamo. “Pin errato”. Impossibile, continuiamo a pensare. Digitiamo per la terza volta. “Pin errato” e telefono bloccato. Del codice per sbloccarlo abbiamo perso ogni traccia da anni e solo la collaborazione di una disponibile addetta al call center ci rimette in grado di utilizzare il nostro cellulare.

Ma com’è possibile dimenticare un codice che digitiamo tutti i giorni? Semplice: il nostro cervello è andato in tilt!

Ci sono momenti in cui siamo sopraffatti da informazioni da archiviare, nozioni da ricordare, stimoli che ci bersagliano finché lo spazio disponibile nella nostra testa sembra esaurirsi, proprio come succede per un cassetto troppo pieno.

ABBIAMO BISOGNO DI UNA VACANZA!

Diversi studi hanno dimostrato che il riposo aiuta la memoria. Le informazioni e i primi ricordi si formano nell’ippocampo e attraverso un processo di consolidamento si fissano nella corteccia dove ha sede la memoria a lungo termine. Quando ci rilassiamo la comunicazione fra queste due parti del cervello migliora e le connessioni neurali aumentano facilitando questo processo.

I 2 PIANI DEL CERVELLO

Immaginiamo che il nostro cervello lavori su due piani differenti: uno può essere definito “funzione attiva”, e svolge le attività quotidiane, l’altro è una funzione “di default” che si attiva quando il cervello è a riposo. In questo momento il cervello rielabora le informazioni acquisite in precedenza, fissa le informazioni che ritiene essere utili, rielabora questioni irrisolte e assume una distanza emotiva necessaria ad una maggiore obiettività.

Grazie a questo lavoro riusciamo a collegare idee diverse fra loro che apparentemente potevano sembrarci estranee ma che, una volta collegate, diventano intuizioni e processi creativi che sono alla base dei momenti di genialità.

Sempre grazie alla funzione di default, possiamo raggiungere la soluzione dei problemi più complessi attraverso l’insight, ossia la comprensione improvvisa e subitanea della strategia utile ad arrivare alla soluzione di un problema.

I BENEFICI DELLE VACANZE

La vacanza quindi ci rende più creativi e stimola la nascita di nuove idee, ci aiuta a trovare la soluzione per i problemi che ci tormentano e, diminuendo lo stress, ci rende capaci di prendere decisioni migliori e di aumentare la concentrazione e la produttività.

Ma non è tutto, mandare in vacanza il cervello ha notevoli benefici anche sulla nostra salute: allontana la depressione, migliora il sonno, riduce il rischio di attacchi cardiaci.

E SE NON POSSIAMO ANDARE IN VACANZA?

Può consolarci pensare che non è indispensabile partire per un lungo viaggio per mandare in vacanza il nostro cervello. Può bastare un giorno o anche un periodo più breve, l’importante è farlo nel modo giusto.

La vacanza è essenzialmente uno stato mentale, non basta cambiare ambiente se non siamo capaci di concederci un vero periodo di stacco allontanando la nostra mente dai soliti pensieri.

Togliamoci dalla testa tutto quello che riguarda il nostro lavoro o le attività che ci impegnano quotidianamente, comprese email e messaggi di lavoro sul cellulare, e lasciamo la mente libera di vagare liberamente.

Pin It on Pinterest

Share This