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Cosa deve fare un professionista per aderire al bonus psicologo

Giornaledipsicologia.it

Cosa deve fare un professionista per aderire al bonus psicologo

Cosa deve fare un professionista per aderire al bonus psicologo
Tempo stimato di lettura: 3 minuti

L’argomento cardine del nostro approfondimento odierno è uno dei più delicati e peculiari che hanno interessato gli ultimi anni dal punto di vista legislativo e sociale in Italia. Tratteremo, infatti, del cosiddetto bonus psicologo, ossia il contributo atto al sostenimento delle spese relative alle sessioni di psicoterapia. Il bonus psicologo è stato esteso nell’ambito del decreto Milleproroghe del 2022, ed è finalizzato ad offrire, per l’appunto, supporto economico ai cittadini provati dalla pandemia – e non solo – per le spese relative ai colloqui di psicoterapia.

Questa misura sostiene le persone in condizioni di ansia, stress, depressione e fragilità psicologica, permettendogli di beneficiare di un percorso psicoterapeutico. Il contributo servirà per essere utilizzato presso specialisti privati che dovranno essere iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti e che abbiano comunicato l’adesione al progetto presso il CNOP. Oltre al requisito basilare dell’iscrizione all’albo professionale è essenziale essere in regola con il programma di aggiornamento del sistema sanitario ecm che, ogni tre anni, impone ai professionisti del settore di frequentare dei corsi; a tal proposito segnaliamo che nel sito ebookecm.it, tra i più noti in materia, è possibile avere informazioni dettagliate su come ottenere i crediti ecm per psicologi necessari all’adempimento di tale obbligo attraverso la formazione a distanza.

Come già precedentemente accennato, i professionisti che decidono di aderire alle agevolazioni del bonus psicologo per i pazienti dovranno comunicarlo presso il Consiglio Nazionale degli Ordini degli Psicologi. Chiaramente, questo prevede la presa in considerazione dell’iter da seguire per poter effettuare la procedura. Questa guida punta a mostrare proprio questo, oltre a fornire una panoramica generale sui requisiti di idoneità necessari da parte dei pazienti per poter attingere dal bonus psicologo.

Come aderire da professionista al bonus psicologo

Come già precedentemente accennato, devono essere gli stessi professionisti a comunicare la loro adesione al bonus psicologo al foro di competenza. È possibile farlo molto semplicemente attraverso il portale del Consiglio nazionale degli Ordini degli Psicologi, scaricando e compilando il form utile a comunicare la volontà di entrare a far parte dell’elenco dei professionisti a cui le persone percettrici del bonus potranno rivolgersi in modo da poter fare richiesta per ottenerlo. È possibile accedere all’area riservata sia con il Sistema Pubblico di Identità Digitale che con Carta d’Identità Elettronica, dunque con SPID o CIE.

È possibile inoltrare la domanda da qualunque psicologo che sia regolarmente iscritto all’albo e abilitato all’esercizio della psicoterapia. Il CNAP, inoltre, deve mettere a disposizione dell’INPS l’intero elenco di professionisti aderenti al bonus, al netto di aggiornamenti eventuali e periodici. L’elenco dell’INPS contiene, poi, gli psicologi che hanno aderito all’iniziativa, in modo tale che i cittadini possano prenderne visione e fare richiesta per il contributo. Dopo l’accoglimento della domanda da parte dell’INPS, il richiedente avrà 180 giorni a disposizione per utilizzare il codice univoco alfanumerico comunicatogli. Dopo aver emesso fattura, sarà proprio l’INPS a rimborsare il professionista per la sua prestazione.

I cittadini che accedono al bonus: tutto ciò che c’è da sapere sui requisiti

Ovviamente, bonus come quello per sottoporsi alle consulenze di uno psicoterapeuta sono riservati specialmente alle persone con reddito basso. L’importo del contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia è stato stabilito come misura di sostegno vincolata al valore dell’ISEE e, pertanto, deve essere commisurato in funzione di fasce indicatrici della situazione economica come un ISEE inferiore a 15.000 euro, con un beneficio fino a 50 euro per ogni seduta.

In presenza di ISEE compreso tra i 15.000 e i 30.000 euro, l’importo del beneficio viene erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 400 euro per ogni beneficiario. Per quanto, invece, riguarda le persone con ISEE superiore a 30.000 e non superiore a 50.000 euro, l’importo del beneficio ammonta ad un massimo di 50 euro per seduta.

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