“VOGLIO ANDARE A VIVERE IN CAMPAGNA” (cit. A.Celentano)
SIAMO DAVVERO ESSERI SOCIALI?
In questi giorni di distanza tra gli individui, ma di forzata vicinanza ai pochi (ove presenti) dei conviventi, a tutti noi sorge il dubbio se abbiamo più bisogno di ritirarci in una campagna e vivere distanti da tutti per il resto della nostra esistenza, o se invece non vediamo l’ora di ritornare a fare parte della macchina sociale in cui ci siamo inseriti, di lavorare, andare in palestra, fare aperitivo e tornare a casa, stanchi.
“NASCI SOLO E SOLO ANDRAI” (cit. Ligabue)
Nasciamo soli per davvero? Fossimo da soli, in teoria, non potremmo nemmeno nascere. La frase non funziona per definizione, non me ne voglia il celebre autore. Fin dalla nascita viviamo in una società e non ne possiamo fare a meno.
Avete mai visto un gregge di pecore, uno stormo di uccelli o un branco di cavalli allo stato brado? Avete notato come rimangono compatti, per istinto, seguono i loro simili e non se ne allontanano per non “perdersi”. E noi umani come saremmo, secondo voi, allo stato brado? Siamo animali da branco o no? Per rispondere a questa domanda mi vengono in mente: una gita scolastica di bambini; l’impulso di attraversare con il semaforo rosso solo perchè due persone di fronte lo hanno appena fatto; i social network; i neuroni specchio.. Ebbene direi di si, siamo animali da branco.
“LIVING IN A GHOST TOWN” (cit. Rolling Stones)
Nelle giornate condizionate dal Covid-19, il nostro istinto da branco è stato notevolmente inibito. Alcuni di noi hanno avuto la possibilità di approcciare la terra, curando i propri giardini o terrazzi, provando un piacere naturale che di solito non si ha il tempo di dedicarsi.
Nonostante le previsioni critiche iniziali e i casi ecceszionali, le situazioni ci convivenza hanno portato a nuovi equilibri relazionali che hanno permesso la soppravvivenza dei rapporti (e delle persone!). Ma tutto ciò è avvenuto grazie alla capacità di riconoscere i propri e gli altrui spazi, tendendo a non intralciarsi l’un l’altro in modo da non raggiungere mai una soglia limite di sopportazione. Quindi la tendenza è stata quella dell’individualizzazione.
Ma qanti di noi, senza una persona convivente o senza una connessione internet avrebbero o hanno sofferto a causa della lontananza sociale? Raramente riusciamo davvero a stare soli senza provare l’impulso di condividere momenti con altre figue umane.
EBBENE SI, SIAMO ESSERI SOCIALI
In conclusione, si può affermare che la società è un contenitore di e per individui, I quali permangono nella loro individualità, ma continuano a esistere grazie alla società. Lo stare soli a volte fa bene, ma è questione di tempo, per voglia o per necessità ricorreremo sempre ad altre figure che possano permetterci di soddisfare il nostro istinto sociale.
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