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Amore? Se scappa mi piace

amore evitante
Tempo stimato di lettura: 4 minuti

Ecco perché cerco l’amore evitante

È capitato a tutti noi di sperimentare una particolare spinta in corrispondenza di atteggiamenti freddi e un po’ scostanti del proprio partner. Anzi, bisogna ammettere che uno dei luoghi comuni più diffusi è qualcosa del tipo: “in amore vince chi scappa” o il “bello e maledetto” ….

Effettivamente, si osserva molto spesso la tendenza a correre dietro ad amanti che si negano, due linee parallele destinate a non incontrarsi mai: ma cosa spinge l’essere umano ad inseguire partner che scappano?

Il rapporto tra l’uomo e il desiderio

Un meccanismo chiave coinvolto nella ricerca dell’amore evitante è il desiderio, il motore dell’azione umana! Continuamente fantastichiamo su oggetti e obiettivi da raggiungere e ciò muove le nostre risorse individuali e le impegna nel raggiungere ciò che si ritiene importante per la nostra felicità.

Durante il cammino verso tale meta, l’individuo si sente vitale, produttivo, e riceve sensazioni di benessere per il semplice fatto di essere in movimento. Inoltre, più la strada è tortuosa e piena di ostacoli più l’oggetto del desiderio acquisterà valore: infatti in base a quanto l’essere umano si percepisce in grado di raggiungere i propri target, stimerà di avere un certo grado di potere personale e l’ostacolo aumenta il valore dello sforzo fatto (“se ci sono riuscito sono proprio capace!”). Se la sfida fosse troppo facile, l’oggetto del desiderio perderebbe di valore. Tuttavia esiste anche un meccanismo inverso, per cui, in base alla valutazione degli sforzi fatti, l’oggetto verso il quale l’azione è diretta viene sopravvalutato rispetto alle sue reali caratteristiche (“se mi sono impegnato così tanto fino ad ora, sarà perché lo desidero davvero ed è proprio importante, non posso mollare adesso!”).

Quando infine l’oggetto è in nostro possesso, dopo un iniziale stato di benessere, esso perde le sue qualità pregiate e inizia a piacerci sempre di meno. Intanto, già inizia a prendere forma un nuovo oggetto desiderabile verso il quale rivolgiamo le nostre energie.

Ad una prima occhiata sembrerebbe un gioco di eterna insoddisfazione e infelicità; invece questo meccanismo ha un ruolo cruciale nel garantire il nostro equilibrio psichico. Infatti, in assenza di desiderio, l’essere umano sperimenterebbe la stagnazione: sentimenti di vuoto, noia e tristezza porterebbero l’individuo a perdere la sua spinta vitale.

Perché desidero l’amore evitante?

Quando questa logica si applica al rapporto sentimentale, il suo valore adattivo viene meno. Infatti se desiderare l’ultimo modello di auto o di cellulare, o desiderare una promozione sul lavoro rappresentano dei contesti nei quali è funzionale misurare il proprio potere personale, in campo sentimentale ciò che muove alla ricerca del partner dovrebbe essere altro.

Quando lo sforzo di conquista di un amante è particolarmente difficile, per i meccanismi sopra descritti, ciò ne aumenta il valore e con esso cresce il desiderio. Inoltre, più l’altro si nega più si alimenta una sorta di sfida personale con sé stessi, con le proprie capacità di ottenere l’amore di quella persona. Così ci si allontana sempre di più da una dimensione di coppia e ci si avvicina sempre di più a qualcosa di ego centrato.

Infatti non è un caso che la corsa dietro chi fugge è molto diffusa durante il periodo adolescenziale: una fase critica in cui i ragazzi costruiscono la loro personalità e necessitano di costanti occasioni per misurare il proprio valore e nutrire la propria autostima.

Quando si ricerca un partner è lecito che, nella fase di conquista, vi sia anche un insito bisogno di misurarsi; tuttavia la maggior parte del palcoscenico nel guidare l’azione dovrebbe essere il bisogno di relazione. Se tratto l’amante come un oggetto, strumento di misura del mio potere personale, una volta ottenuta la sua attenzione sarò portato a desiderarne un altro, rimanendo sempre bloccato nella fase di conquista e non appagando mai il mio bisogno di relazione.

Inoltre, se non si possiedono altre strade per alimentare la propria autostima, abbandonando l’attività di corteggiatore per un qualsiasi motivo, come una relazione stabile, il proprio valore subirà un costante declino e prenderanno forma sentimenti di vuoto, tristezza e insoddisfazione.

Come posso smettere di cercare l’amore evitante?

Misurare il proprio potere e godere di una relazione soddisfacente sono due motori differenti e ugualmente importanti nell’essere umano; per godere del benessere legato all’attivazione di questi preziosi meccanismi è fondamentale che ognuno sia adeguatamente applicato al contesto appropriato. Il primo passo è quello di riflettere sulla dinamica relazionale che si sta verificando al fine di separare i reali attributi positivi dell’amante dalle proprie insicurezze personali. Elementi utili in questo processo di riflessione possono derivare anche dall’analisi delle precedenti relazioni sentimentali. Successivamente è utile volgere le proprie energie in un progetto personale in ambito lavorativo o creativo, in modo da alimentare la propria autostima, rispondendo al bisogno di misurare il proprio valore in modo più funzionale.

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